Home > Scuola > Gite > 29 e 30 ottobre 2015 Expo e Milano
29 e 30 ottobre 2015, in gita con la classe II D dell’Istituto Comprensivo di Monte San Pietro. Era la prima volta che accompagnavo una classe per più giorni (momenti di ansia prima della partenza, pensieri ottenebrati da alcune notizie di cronaca…) ma alla fine è stata proprio un’esperienza bellissima, i ragazzi sono stati bravi, nessuno si è spostato dalla sua camera, sono stati silenziosi e per quanto riguarda i luoghi che abbiamo visitato abbiamo trovato tutto molto, molto interessante e ci siamo anche divertiti. Cosa desiderare di più? Il primo giorno abbiamo visitato l’EXPO, cercando di entrare nel maggior numero possibile di padiglioni.
Riusciamo ad entrare con poca fila nel padiglione della Francia, molto bello, ben curato, molto ben centrato sul tema delle sfide alimentari planetarie del futuro, ma i Francesi sono sempre i Francesi, e bastano poche slide e cartelloni per leggere che sono molto bravi e che la produttività di un agricoltore francese è sedici volte quella di un agricoltore del Niger. A parte queste schermaglie campanilistiche l’argomento impone una riflessione: per poter sfamare adeguatamente tutti gli abitanti del pianeta nei prossimi anni dovremo aumentare di sei volte la produzione alimentare attuale, almeno così si legge nei cartelloni. Un obiettivo difficile, che non deve essere raggiunto aumentando di sei volte la superficie coltivata a scapito delle foreste, ma aumentando la produttività, lottando contro gli sprechi e puntando sugli orti diffusi. Si comincia anche a parlare di alghe marine commestibili e di diete a base di insetti, dai quali è possibile trarre nutrimento con rendimenti maggiori rispetto al rendimento degli allevamenti animali ma preferisco non soffermarmi ora sull’argomento. Il padiglione della Cina aveva file molto lunghe, soprattutto per via del richiamo dell’affascinante installazione luminosa con led in grado di cambiare colore e creare piacevoli coreografie e dunque l’abbiamo visitato anche noi.
Nel complesso siamo riusciti a visitare davvero un buon numero di altri padiglioni, considerando le lunghe file che bisognava affrontare: Spagna, Afghanistan, Isole del Pacifico, Costa d’Avorio (con una fontana di cioccolato… il mio sogno!), Sierra Leone, Olanda, Sri Lanka, Brasile, Gabon, Romania, il padiglione dell’ENEL (interessante ma a volte anche discutibile, con pannelli dai titoli ambigui come “Il carbone pulito” ecc.), il Children Park ed il padiglione di Save the Children, dove avevamo in programma alcune attività. Il padiglione del Gabon, con una puntigliosa presentazione del presidente Ali Bongo Ondimba ed una appassionata argomentazione su quanto è utile avere una duratura stabilità di governo con i quarantadue anni di presidenza di suo padre Omar Bongo accende i riflettori su quelli che nel futuro saranno temi scottanti: lo sfruttamento delle foreste (e delle savane vergini), il potenziamento dell’agricoltura nei paesi in via di sviluppo, la discutibile produzione di biocombustibili in un pianeta che vedrà affacciarsi presto forse anche 9 miliardi di persone, per le quali non sappiamo se saremo in grado di provvedere alle esigenze alimentari…
Le attività al Children Park sono state divertenti ed istruttive, ai ragazzi sono piaciute molto ed il luogo è incantevole.
E poi la giungla di sapori, leccornie, stuzzichini, tentazioni gastronomiche, io sono stato bravo per tutto il giorno e a cena mi sono concesso una bellissima pizza fritta. A fine serata… il suggestivo spettacolo dell'”albero della vita”.
Il giorno dopo il sole ritorna splendente e sicuro a rasserenare la nostra visita alla città, visita che parte dal Castello sforzesco e prosegue fino al Duomo, che ci appare in tutta la sua maestosità e ricchezza artistica.
Ammirando i monumenti abbiamo cercato anche di fare attenzione a elementi architettonici, come i motivi decorativi del pavimento del Duomo, che poi abbiamo ritrovato nella Galleria “Vittorio Emanuele II”.
La galleria fu progettata dall’architetto bolognese Giuseppe Mengoni.
Qualche tempo dopo, a scuola, applicando il metodo della divisione della circonferenza in otto parti uguali, abbiamo fatto qualche studio su questi motivi.
Nel pomeriggio abbiamo visitato un’installazione multimediale che ci ha spiegato in maniera molto chiara lo splendido dipinto “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci, che non abbiamo potuto vedere in originale. Infine abbiamo visitato il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che a Leonardo è intitolato e che gli dedica ampio spazio, con riproduzioni dei suoi macchinari, stampe tratte dai suoi codici, copie di dipinti suoi e di artisti che a lui si sono ispirati.
Pare che Leonardo sia stato anche l’inventore dei cuscinetti a sfera!
I ragazzi hanno svolto alcune attività illustrative sui alcuni principi della statica e della meccanica, tra le quali un’interessantissima attività sull’arco.
Sono stati due giorni stupendi, intensi, ricchissimi di stimoli culturali, un grande grazie agli alunni ed ai colleghi!