Griglia del quadrato magico

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La griglia del quadrato magico è uno schema molto antico che si riteneva avere proprietà magiche come se rispecchiasse la perfezione divina.

Griglia quadrato magico
Griglia del “quadrato magico del Sator”.

La griglia si basa sullo schema del “quadrato magico del Sator”, uno schema costituito da cinque parole composte ciascuna da cinque lettere, come illustrato in questa figura.

Quadrato magico del Sator
La successione di parole palindrome che costituisce il “quadrato magico del Sator”.

La griglia si ottiene congiungendo tra di loro, con delle linee, ognuno dei sedici punti su cui giacciono le lettere SATOR/ROTAS. Per realizzare questa griglia sul nostro foglio a quadretti tracciamo un quadrato di 40 quadretti di lato, usando il colore con cui abbiamo scelto di realizzare la griglia.

Griglia 1

Ora facciamo un segno ogni 10 quadretti, lungo tutto il perimetro del quadrato.

Griglia 2

Partendo dal vertice in alto a sinistra (per intenderci, quello che sarebbe occupato dalla lettera “S”), tracciamo tutte le linee che lo congiungono agli altri 15 punti. Sarà necessario tracciare solo 7 linee poiché le altre coincidono con i lati del quadrato esterno.

Griglia 3

Procediamo con il punto successivo, per esempio in senso orario, e tracciamo delle linee che congiungono il secondo punto con tutti gli altri.

Griglia 4
Griglia 5
Griglia 6

Se abbiamo scelto di procedere in senso orario, dopo il secondo punto sul lato alto congiungeremo ora il terzo punto con tutti gli altri.

Griglia 7

Man mano che si procede sarà necessario tracciare meno linee, poiché molte sono già state tracciate. Ripetendo gli stessi passaggi per ognuno dei sedici punti precedentemente contrassegnati la griglia si completa.

Griglia finale

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che questa griglia fosse utilizzata dagli architetti e dai pittori del passato per progettare monumenti e dipinti. Riporto come esempio uno studio sul dipinto “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci, realizzato a Milano nel refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie e divenuto una delle opere più celebri del mondo. A Leonardo venne richiesto di affrescare una facciata del refettorio, quando ancora non c’era la porta su quella parete.

Il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano e "L'ultima cena" di Leonardo Da Vinci
Il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie, a Milano, ed il dipinto di Leonardo Da Vinci, “L’ultima cena”. La porta che interrompe la parte bassa della tavolata fu realizzata in epoca successiva. Foto di Joyofmuseums da Wikisource.

Molte linee della griglia sono linee prospettiche del luogo in cui Leonardo rappresenta la scena e tra l’altro si innestano perfettamente nelle linee prospettiche del refettorio, dando l’impressione che il locale si estenda oltre la parete.

Ultima cena schema
Un disegno de “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci ed uno schema che potrebbe essere stato utilizzato da Leonardo per realizzare il dipinto.

Probabilmente Leonardo ha studiato la superficie a disposizione in modo che vi si inserisse la griglia del quadrato magico.

Ultima cena e quadrato magico
Un disegno de “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci e la griglia del quadrato magico, con alcune linee del dipinto sovrapposte a quelle della griglia o poste in corrispondenza di alcuni punti della griglia. Questo schema potrebbe essere stato utilizzato da Leonardo per realizzare il dipinto.

BIBLIOGRAFIA:

Maria Grazia Lopardi – Il quadrato magico del SATOR – Edizioni Mediterranee – 2006