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Per ottimizzazione del prodotto si intende una progettazione, effettuata ancora prima che il prodotto venga realizzato e commercializzato, centrata su tutti gli accorgimenti che è possibile adottare per evitare che l’oggetto, durante il suo funzionamento e al termine della sua “vita”, produca rifiuti o diventi esso stesso rifiuto. Oppure quantomeno l’ottimizzazione del prodotto deve puntare a minimizzare, se non eliminare del tutto, la formazione di rifiuti. Per fare questo le soluzioni possono essere le più svariate ed essere diverse caso per caso. Alcuni accorgimenti, però, possono essere indicati come sempre validi per l’ottimizzazione di qualsiasi prodotto:
-ridurre il più possibile gli imballaggi
-utilizzare il più possibile materiali riusabili. Se questo non è possibile, allora è preferibile utilizzare materiali biodegradabili o riciclabili
-progettare il prodotto in modo che sia smontabile e riparabile nella maniera più facile ed economica possibile
Quando gli alunni si cimentano nell’ottimizzazione del prodotto dimostrano una creatività impareggiabile. Nel corso degli anni abbiamo scelto prodotti diversi e abbiamo provato a metterci nei panni dei produttori e immaginato di essere ancora nella fase di pre-realizzazione, nel momento in cui bisogna fare l’ottimizzazione del prodotto ai fini della prevenzione della formazione dei rifiuti. Ecco alcuni esempi:
Anno scolastico 2020/2021 – Classe III C – Dolci meringhe confezionate
Tra tutti gli argomenti che era possibile scegliere la decisione, in maniera più o meno democratica, è ricaduta sulla produzione artigianale di dolcissime, coloratissime meringhe confezionate.
I ragazzi hanno scelto per il packaging una scatola di latta a forma di parallelepipedo. Qualcuno proponeva di decorarla, altri no, ma tutti hanno concordato sul riuso
Anno scolastico 2021/2022 – Classe III C – Custodia di una chitarra
Anno scolastico 2022/2023 – Classe III D – Cuffie con cavo
I ragazzi della III D hanno scelto di concentrare la loro attenzione su un prodotto molto amato: le cuffie, in questo caso cuffie con cavo.
Cavo: un alunno ha apprezzato il fatto che il cavo sia inseribile/staccabile: questo evita che la cuffia diventi inservibile se si danneggia il cavo, basterà sostituirlo e il problema sarà risolto. Un alunno propone di realizzare cuffie wireless perché sono più comode, non c’è l’ingombro del cavo e non c’è il rischio che il cavo si rompa. Volume regolabile: queste cuffie hanno un regolatore per il volume. Questa è una funzionalità molto utile, ma la rotella può guastarsi. Bisogna fare in modo che sia facilmente ed economicamente sostituibile e riparabile. Un alunno propone di utilizzare un comando a pulsanti anziché a rotella. Imballaggio: un alunno si concentra sull’imballaggio che dev’essere ridotto il più possibile, realizzato in cartone e non in plastica, con dei gomitoli di carta a mo’ di cuscinetti. Cerchietto: un alunno fa notare che una volta si è rotto il cerchietto della sua cuffia e l’ha dovuta buttare. Alcune cuffie hanno il cerchietto realizzato con due tubi di acciaio flessibili ma resistentissimi, praticamente eterni. Foderame: il foderame dovrebbe essere realizzato in tessuto naturale e non in plastica, dovrebbe essere asportabile (magari con chiusure al velcro), lavabile e sostituibile. I tessuti naturali sono più adatti anche nelle giornate calde in cui si suda.
Anno scolastico 2023/2024 – Classe III C – Occhiali
Gli alunni della terza C si sono chiesti come è possibile ottimizzare gli occhiali perché se si rompe un piccolo pezzo purtroppo a volte è molto costoso ripararlo.
Bisognerebbe progettare la montatura in modo che sia composta da più parti assemblabili ed anche facilmente sostituibili. Filippo propone che l’azienda produttrice metta a disposizione sul proprio sito internet i file 3D di ogni pezzo per poterlo stampare con una stampante 3D. Dario propone una tipologia nuova di perno delle stanghette, di cui ha disegnato le proiezioni ortogonali. Questa modifica renderebbe più economico riparare gli occhiali quando si danneggiano le giunture delle aste.